«Mi derideva, ho preso il fucile e gli ho sparato»
Il 91enne Giovanni Padovan era pienamente consapevole di intendere e volere quando uccise il genero Paolo Tamai
silea. «È convinto di aver fatto la cosa giusta, un atteggiamento che ci si potrebbe aspettare da una persona dedita al mestiere di killer e non da una persona anziana». Sono parole del dottor Tiziano Meneghel che ha stabilito come il novantunenne Giovanni Padovan, lo scorso 19 maggio, avesse sparato in faccia e ucciso il genero Paolo Tamai con la piena consapevolezza. È così il tribunale di Treviso, al termine dell’incidente probatorio, ha stabilito che l’anziano potrà essere processato. L’anziano,...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso