«Non è una tragica fatalità L’azienda spieghi le cause»
Cgil e Cisl: «Una macchina non può uccidere. Gli operai devono essere protetti» Nella Marca quinta “morte bianca” dell’anno, infortuni sul lavoro in aumento
CONEGLIANO. «L’operaio può aver sbagliato, la dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti, ma dobbiamo partire da un concetto: una macchina non può uccidere un uomo. Mai. Da una macchina non possono staccarsi schegge di legno, gli strumenti di lavoro devono prevedere anche l’eventuale disattenzione dell’operaio». Nicola Atalmi, segreteria Cgil trevigiana con delega alla sicurezza sul lavoro e comitato coordinamento Inail, insiste su un punto: «Non è pensabile che questa sia una “tragica fatalità”, va fatta chiarezza». Nessuna fuga in...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso