«L'assassino di Irina non era incapace di intendere e di volere»
Il legale della famiglia Bacal critica la richiesta di perizia psichiatrica per lo studente in cella con l'accusa di omicidio premeditato
La famiglia di Irina Bacal non crede che Mihail Savciuc fosse incapace d’intendere e di volere, nel momento strangolò la giovane incinta e nascose il suo cadavere. «Poche ore prima Savciuc non era affatto “perturbato”, quando ha condotto meticolose ricerche su internet su come commettere un omicidio in tutti i modi possibili e immaginabili»: l’avvocato Andrea Piccoli, che insieme allo Studio 3A assiste mamma Gaia, risponde così alla richiesta di una perizia psichiatrica avanzata dal collegio difensivo dell’omicida. «La...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso