«Cestaro, non c’è prova dell’omicidio»
Dopo l’autopsia, la Procura propende per il suicidio: «Nessun elemento che la morte sia stata causata da terzi»
VILLORBA. Per la Procura di Treviso non risultano elementi per poter sostenere che la morte di Marco Cestaro, il giovane di 17 anni morto lo scorso 16 gennaio dopo tre giorni di agonia, per le ferite riportate dall'inventimento di un treno lungo i binari della linea Udine-Venezia, all'altezza della stazione di Lancenigo, sia dovuta ad un omicidio. E questo nonostante la perizia medica non chiarisca ancora il mistero.
Infatto, secondo l’anatomopatologo Alberto Furlanetto, non si può escludere la pista dell’omicidio,...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso