«Nell’Opitergino una sanità eccellente»
Il direttore generale Benazzi rassicura. E sul caso dell’obitorio: «L’addetto verrà trasferito, non voglio incontrarlo»
SAN POLO DI PIAVE. L’addetto all’obitorio di Oderzo? «Per me è un uomo morto: ho rifiutato di incontrarlo». E per il futuro degli ospedali opitergini i cittadini non temano: Oderzo si specializzerà nella cura dei tumori alla tiroide e Motta continuerà ad essere un centro riabilitativo di livello regionale.
Nella serata di martedì si è tenuta a San Polo di Piave una conferenza sul tema «Azienda zero. La nuova sanità del Veneto» alla presenza del direttore generale dell'Ulss 2 Francesco...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso