Morto sul lavoro, aperta l’inchiesta
Il pianto dello zio: «Un ragazzo eccezionale». Il dolore dei titolari: «Vincenzo faceva parte della nostra famiglia»
«Vincenzo era un ragazzo buono, volenteroso ed un grande lavoratore. Cos’altro posso dire di mio nipote?» In lacrime, lo zio materno Angelo, ricorda con poche parole il nipote Vincenzo Romano, il giovane trevigiano, originario di Napoli, morto martedì pomeriggio, schiacciato da una lastra d’acciaio, in una fabbrica di Moncasale, in provincia di Reggio Emilia, mentre effettuava un lavoro di manutenzione su un macchinario. I genitori Giovanni Romano, muratore alla “Biasuzzi”, e Loredana Caputo, collaboratrice scolastica al liceo “Canova” di Treviso,...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso