Cangrande della Scala morì avvelenato, forse fu assassinato
I risultati dello studio dell'università di Pisa a 700 anni dalla morte a Treviso del combattente mecenate. Omicidio o errore umano?
L'equipe di paleopatologia dell'Università di Pisa, guidata da Gino Fornaciari, ha risolto un altro giallo del passato: a 700 anni di distanza, l'autopsia sul corpo mummificato di Cangrande della Scala, condottiero ghibellino e mecenate di Dante Alighieri deceduto improvvisamente a Treviso nel 1329, ha dimostrato che il signore di Verona morì per avvelenamento.
"Le analisi - spiega Fornaciari in una nota diffusa dall'ateneo - hanno rivelato che Cangrande fu intossicato dalla somministrazione orale di un infuso o di un...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso