L’ira di Zaia: «Ci scappa il morto»
Allarme aggressioni, il presidente: «Rimedi subito, no lacrime su una bara»
CARBONERA. «Parlare di emergenza è oramai riduttivo: la frequenza e l’efferatezza dei reati hanno creato tra la gente un clima di vero e proprio terrore, al quale uno Stato distratto e colpevole guarda senza fare nulla finché non ci scapperà il morto. Allora codazzi di ministri e autorità verranno a piangere lacrime di coccodrillo, assicurando che il Veneto non verrà lasciato solo. Il Veneto non vuole essere lasciato solo adesso, subito, senza attendere un minuto in più: della solidarietà dopo...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso