Il bancario suicida: «Io, abbandonato»
Nelle tre lettere lasciate alla moglie e ai parenti esprime il suo smarrimento dopo la convocazione da parte della Consob
È nelle tre lettere che Jacopo Longo ha scritto ai familiari – prima di togliersi la vita all’interno del bagno della casa dei nonni materni a Quero – che s’incentra l’attenzione dei carabinieri di Treviso, coinvolti nell’indagine legata alla scomparsa e al ritrovamento del cadavere del bancario trentatreenne di Silea. Lettere in cui Longo spiega i motivi del suo gesto alla moglie e ai genitori, la sua amarezza per la convocazione davanti alla commissione della Consob e, pare, anche uno...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso