Morto in garage a Treviso, centro sociale Django contro il Comune: «Quereleremo»
Rispondono all’esposto paventato dal Comune, attaccando e annunciando azioni legali: «È un gioco al massacro a cui non partecipiamo, la morte di Magrin è un dramma»
«È un gioco al massacro a cui non partecipiamo, saranno querelati per tutte le falsità che sono state dette sulla morte di Marco Magrin che stanno usando per attaccare una persona e un collettivo».
Il centro sociale Django con l’associazione Caminantes risponde all’esposto paventato dal Comune di Treviso, attaccando e annunciando azioni legali.
«La morte di Magrin è un dramma, ma all’amministrazione della sua vita e della sua persona non frega assolutamente niente» incalza Gaia Righetto, portavoce di Django e Caminantes, «stanno alzando un polverone ai fini politici, per coprire il fatto che da anni non stiano facendo nulla sul fronte dell’emergenza abitativa a più livelli politici».
Nel merito della vicenda: «Non c’è stato alcuno sfratto, si è ripreso possesso dell’appartamento 20 giorni dopo l’annuncio di Magrin in cui diceva di essersene andato e in quei giorni non è mai stato trovato a casa. Il caso che stanno sollevando ad arte è infondato».
«Quereleremo, e con i soldi che prenderemo perché hanno detto chiaramente il falso, pagheremo il sostegno sociale ad altre persone in difficoltà facendo quello che non fanno loro ma con i loro soldi» annuncia Caminantes, che dice: «L’appartamento di Andrea Berta verrà messo a disposizione delle persone che ne hanno bisogno come era già dai nostri progetti».
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso