Morta per il monossido, si indaga sul distacco fortuito del tubo della caldaia
La Procura ha aperto un’inchiesta per il decesso di Rossana Billi, 62 anni di San Pietro di Feletto. Non risultano indagati al momento, al vaglio l’operato della ditta che stava ristrutturando la casa. Disposta l’autopsia
Ci sarebbe il distacco fortuito del tubo dalla caldaia ad aver causato il decesso di Rossana Billi, morta nel sonno nella sua casa a San Pietro di Feletto per le esalazioni da monossido di carbonio.
Questa l’ipotesi più accreditata ora al vaglio degli inquirenti. La procura, nel frattempo, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disposto l’autopsia sul corpo della 62enne, volto notissimo nel Coneglianese. Al momento non risultano indagati.
Oggetto di accertamenti è l’operato della ditta incaricata dei lavori di ristrutturazione della casa in via Crucolon, dove Billi abitava da due anni. Non è escluso che, durante i lavori di tinteggiatura della facciata, qualche addetto abbia inavvertitamente staccato il tubo della caldaia, la cui ultima manutenzione, stando a quanto riportano i vicini di casa, risale ad aprile scorso.
L’immobile, una casa colonica articolata in più unità, resta sotto sequestro.
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso