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Investita e uccisa in bici a 14 anni, indagato medico dell’emergenza: «Soccorsi inadeguati»

La tragedia della morte di Eleonora Chinello, travolta da un’auto a Piove di Sacco mentre andava a scuola. Il personale paramedico ha denunciato la dottoressa intervenuta sul luogo dell’incidente: disposta l’autopsia sulla ragazzina

E’ indagata anche la dottoressa in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco per la morte di Eleonora Chinello, 14 anni, vittima di un incidente stradale, lunedì 28 ottobre, a Piove di Sacco: secondo l’accusa il medico non l’avrebbe soccorsa adeguatamente.

La Procura di Padova muove nei confronti della specialista dell’Emergenza Urgenza, A. M. L., 62 anni, con residenza a Castel Volturno (Caserta), le accuse di interruzione di pubblico servizio, omissione di atti d'ufficio e omicidio colposo.

A denunciare la presunta condotta omissiva del medico sono stati gli infermieri dell’equipe, che, secondo il loro racconto, sono dovuti intervenire nel tentativo disperato di salvare la quattordicenne, morta poche ore dopo il ricovero in ospedale.

Anche la dottoressa si ritrova indagata, come l’automobilista che l’ha travolta. Non bastasse lo strazio che stanno provando per la tragica e improvvisa perdita della loro figlioletta, a soli 14 anni, i genitori di Eleonora Chinello hanno subito un altro colpo. L’inchiesta della Procura

Il Pubblico Ministero della procura di Padova, Sergio Dini, titolare del procedimento penale aveva fin da subito sottoposto a indagine per omicidio stradale il conducente della Volkswagen Golf che ha investito la ragazzina mentre stava raggiungendo in bicicletta la fermata del bus per andare a scuola, D. P., 34 anni, di Campolongo Maggiore (Venezia), che dai primi riscontri sembra procedesse a una velocità sensibilmente superiore al limite.

E per accertare la dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro il magistrato inquirente ha anche disposto un primo accertamento tecnico non ripetibile, una consulenza cinematica per stabilire con precisione la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’investimento, incaricando a tal fine, lunedì scorso, l’ingegnere Gherardo Fais: le operazioni peritali inizieranno la mattina di venerdì 8 novembre dall’autofficina dove si trovano i mezzi posti sotto sequestro. Indagata la dottoressa in servizio al 118

Il pm Dini era pronto a rilasciare il nulla osta alla sepoltura, senza la necessità di ordinare anche l’esame autoptico, essendo evidente che il decesso di Eleonora era dovuto ai gravissimi politraumi riportati nell’impatto con la vettura prima, e nella rovinosa caduta a terra poi.

Ma è qui che è intervenuta la denuncia del personale paramedico del Suem nei confronti del medico in servizio (non dipendente dell'Usl 6 Euganea).

Secondo l’accusa, la dottoressa al suo arrivo, per ragioni che dovranno essere chiarite dall’inchiesta, non avrebbe messo in atto le operazioni e manovre di soccorso sulla paziente, a cui hanno dovuto pensare gli infermieri, che poi hanno denunciato il fatto ai superiori facendo scattare la segnalazione all’autorità giudiziaria.

Il pm Dini, a questo punto, ha iscritto anche la sanitaria nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio e omissione di atti d'ufficio, e ha disposto l’autopsia che, oltre a confermare che la morte di Eleonora sia stata dovuta alle conseguenze dell’incidente, dovrà anche chiarire se possa avervi contribuito la condotta omissiva del medico.

L’incarico per questo secondo accertamento tecnico non ripetibile è stato conferito al medico legale Antonello Cirnelli, che ha proceduto a seguire con l’esame presso l’obitorio dell’ospedale di Padova.

Conclusi gli accertamenti tecnici, nelle prossime ore arriverà finalmente dalla Procura il nulla osta alla sepoltura e i genitori di Eleonora potranno fissare la data dei funerali.

Pubblicato su La Tribuna Di Treviso