Castelfranco, schianto in Vespa mentre va a scuola: morto un ragazzo di 15 anni
Per cause in corso di accertamento il giovane, in sella alla sua Vespa, si è scontrato con un’auto in via Sile a Borgo Treviso
Un ragazzo di 15 anni è morto a seguito di un incidente che si è verificato nella prima mattinata di oggi, 25 ottobre, a Castelfranco.
Per cause in corso di accertamento il giovane, Kevin Gentilin, 15 anni, in sella alla sua Vespa azzurra, si è scontrato con un’auto in via Sile a Borgo Treviso.
Sul posto si sono precipitate le ambulanze del Suem, ma per Kevin non c’è stato nulla da fare, troppo gravi i traumi riportati nell’incidente.
Il ragazzo stava andando a scuola, all’Istituto Sartor di Castelfranco a indirizzo agrario. Secondo la prima sommaria ricostruzione il ragazzino si sarebbe scontrato contro un’auto che stava svoltando in una strada laterale da via Sile. L’auto e la Vespa procedevano in direzioni opposte. I testimoni: «Abbiamo sentito un colpo fortissimo»
«Abbiamo avvertito un colpo fortissimo», dicono i residenti della zona, accorsi sul posto si sono trovati di fronte la vespa azzurra rovesciata a terra e il corpo esanime del ragazzino che stava andando a scuola quando si è scontrato con una macchina in fase di svolta.
Le ambulanze sono arrivate in pochi minuti, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare.
Poco dopo sul posto è arrivata la madre del quindicenne, la prima dei familiari ad arrivare sul luogo della tragedia.
Una scena straziante. Dopo pochi minuti sono arrivati anche il padre lo zio ed altri parenti. La famiglia Gentilin è notissima a Salvatronda dove gestisce da oltre quarant’anni un’attività di costruzione che ha lavorato e lavora in tutta Castelfranco e non solo.
«Io non posso che esprimere a nome di tutta la comunità di Castelfranco la nostra più stretta vicinanza alla famiglia Gentilin», le parole del sindaco Stefano Marcon che poco prima dell’incidente aveva incrociato proprio il padre del ragazzo.
Kevin era uno dei tre figli della famiglia Gentilin. Lui e la sua Vespa 50 erano ben noti, “lo sentivamo spesso passare di qui, inconfondibili, ci si salutava” raccontano alcuni residenti di via Sile
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso