I mille pericoli del Brenta, pescatori e nuotatori concordi: «Nessun tratto è considerato sicuro»
Parlano i conoscitori del Brenta dopo la tragedia di domenica 14 luglio in cui sono morti due uomini. Il pescatore Fasolo: «È un fiume che si presenta sempre diverso». «Neppure un esperto in acqua può cavarsela», spiega l’atleta Baggio
«Il Brenta non è sicuro neanche per chi lo conosce». Steve Fasolo, presidente de “La Sorgente”, associazione di pesca sportiva, non ci gira intorno: «Non esistono luoghi sicuri. Il Brenta dell’Alta», spiega, «ha la caratteristica di cambiare il letto a ogni piena: qui il fiume è sempre diverso a differenza di Bassano, e quindi cambia percorso e profondità. Non è un fiume, ma un torrente e ha un corso d’acqua non prevedibile».
Un cambiamento continuo: «Noi da pescatori lo viviamo...
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso