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Operaio rocciatore Terzo Valico morto, chieste condanne per tre

Tra imputati Zanuso, condannato per presunte mazzette

GENOVA, 26 APR - Il sostituto procuratore Arianna Ciavattini ha chiesto la condanna per tre persone ritenute responsabili della morte di Xhafer Sahitaj. L'operaio rocciatore, 39 anni di origini albanesi, era precipitato nel 2019 mentre montava una rete di contenimento lungo la parete sovrastante la cava utilizzata per i depositi del Terzo valico, in salita Gazzo, alle pendici del monte. Si tratta dei legali rappresentanti delle due aziende che stavano eseguendo i lavori di messa in sicurezza della zona (per i quali sono stati chiesti 3 anni ciascuno) e il direttore dei lavori (per il quale sono stati chiesti due anni. L'accusa è di omicidio colposo. Uno degli imputati è Giorgio Zanuso, già condannato in primo grado a 10 mesi, insieme ad altre sei persone, nell'ambito del processo sulle presunte mazzette per il Terzo Valico, il raddoppio ferroviario tra la Liguria e Milano. Per quella vicenda era stato assolto Pietro Salini, amministratore delegato di WeBuild. Quel pomeriggio, Sahitaj stava lavorando insieme al cognato quando era precipitato nel vuoto per circa 20 metri. Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco per recuperare la salma, i carabinieri e gli ispettori della Asl. Dopo la morte dell'operaio Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Alessandria avevano proclamato quattro ore di sciopero a fine turno per tutti i lavoratori occupati nella realizzazione del Terzo Valico ferroviario dei Giovi. (ANSA).

Pubblicato su La Tribuna Di Treviso