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Uccisa vicino ad Aosta, pm "fondamentali le testimonianze"

"Delitto avvenuto dentro l'ex chiesetta"

AOSTA, 11 APR - Il caso è stato risolto "grazie all'incrocio di dati: individuando chi era transitato all'interno del territorio nazionale e nelle vicinanze di La Salle è stato possibile dare un'identità certa, anche grazie ad un confronto con le fotografie, alla persona offesa e successivamente si è cercato di comprendere chi fosse la persona che l'accompagnava". Lo ha detto in conferenza stampa il pm Manlio D'Ambrosi, titolare del fascicolo sull'omicidio della giovane francese trovata morta in una chiesetta di La Salle. "Le testimonianze raccolte - ha proseguito - ci hanno indicato come indiziato dal reato il soggetto che ieri è stato fermato a Lione. Una volta individuato il corpo senza vita della giovane era fondamentale capire le cause del decesso. Per questa ragione è stato conferito l'incarico dell'autopsia. Successivamente si è passati a vedere i movimenti tra i soggetti e a cercare il movente. Il tempo trascorso dal ritrovamento del corpo al momento in cui vi è stata l'individuazione del soggetto è stato breve, bisogna dare merito ai carabinieri che sono riusciti a far combaciare i dati per dare un'identità e successivamente a localizzarlo". Sull'indiziato ci sono "gravi indizi di premeditazione" secondo la procura di Aosta. I due ragazzi avevano "una frequentazione assidua tra Italia e Francia" ma il rapporto "non era sereno". Erano stati fermati e identificati pochi giorni prima del delitto, mentre entravano in Italia dal traforo del Monte Bianco. I carabinieri hanno evidenziato che è stata utilizzata per il delitto un'arma da punta e taglio. L'omicidio è avvenuto - secondo gli inquirenti - "verosimilmente" all'interno dell'ex chiesetta. L'assassino ha poi "ricomposto il corpo della vittima, mettendola in una posizione fetale dormiente, con una pietra dietro la schiena per non farla rotolare sul lato". La coppia si spostava utilizzando prevalentemente mezzi pubblici. "Non c'è alcun furgone rosso" hanno precisato gli inquirenti. Il telefono della vittima non è stato trovato, così come l'arma del delitto. (ANSA).

Pubblicato su La Tribuna Di Treviso