Femminicidio di Primavalle, l’assassino 17enne di Michelle: “L’ho accoltellata dopo una lite per un debito”. L’amica: “La storia dei soldi non è vera”
Il giovane interrogato dal gip: «Mi aveva dato hashish, voleva i soldi. La cosa è degenerata, ho preso il coltello». Il papà della ragazza: «Senza Stato c’è la giustizia della strada». Mercoledì i funerali
È stato convalidato il fermo del 17enne accusato dell'omicidio di Michelle Maria Causo. Il giovane, che deve rispondere di omicidio volontario, è stato portato nel carcere minorile di Casal del Marmo dopo l'interrogatorio del gip durato quattro ore. Mercoledì alle 11, a una settimana esatta dall'omicidio, si terranno i funerali in via di Torrevecchia.
Davanti al gip il giovane accusato dell’omicidio ha spiegato: «Michelle mi aveva dato dell'hashish, un paio di canne, e per questo era venuta a casa: voleva 20-30 euro. La discussione è diventata sempre più accesa e io ho poi ho preso il coltello». Una versione già resa agli investigatori subito dopo l'arresto.
L’amica di Michelle: “La storia dei soldi non è vera”
Non crede alla versione del 17enne presunto assassino di Michelle Causo, la 17enne uccisa a Primavalle il 28 giugno. A dirlo a LaPresse è Asia, una sua amica. «Non è vera la storia dei soldi - racconta - lei è sempre stata una persona generosa, può essere invece che abbia prestato dei soldi. Se qualcuno dei suoi amici le chiedeva in prestito 10 euro lei era sempre pronta e disponibile», racconta. Per Asia c'è altro dietro l'uccisione di Michelle per mano del 17enne che ieri, interrogato 4 ore, ha parlato di un debito di droga: «Io penso che lui le abbia fatto qualcosa. Per reagire vuol dire che lei si era arrabbiata. Era la persona più buona del mondo. Secondo me lui ha provato a farle delle avance e ha tentato un approccio, ma è stato rifiutato. Lui è un vigliacco, non dirà mai la verità». Ad Asia Michelle «non aveva mai parlato di questo ragazzo ma lei conosceva tanta gente e aveva tanti amici». «Io e Michelle abbiamo fatto tante cose insieme, ci siamo divertite, era sempre con il sorriso. Era una persona vera e genuina. Ora - conclude - quello che chiediamo è solo che sia fatta giustizia, quella vera».
Papà di Michelle: senza Stato c'è giustizia della strada
«Lo Stato deve fare giustizia, altrimenti c'è la giustizia della strada… Perdono? Non esiste perdono per una roba del genere, lo considererei solo se mi portassero indietro mia figlia. Certe cose non passano, io non vivo più» racconta il padre di Michelle Causo.
Il fidanzato di Michelle: è tutto buio senza di te
«Manchi tanto cerco di stare con il sorriso per te ma ho quei cinque minuti di sorriso e poi le altre 24 ore è tutto buio senza di te». Questo il post condiviso da Flavio, il fidanzato di Michelle. Il ragazzo ha condiviso le foto del luogo del ritrovamento del corpo della ragazza dove si vedono fiori, fiaccole e palloncini bianchi. «Sei il mio sole, ora è buio senza di te – scrive il giovane – senza di te mi sento solo, senza di te non ce la faccio più. È tutto una tortura questa volta Angelo mio», scrive in una Stories di Instagram.
Il movente
Ieri è stata effettuata l'autopsia sul corpo della vittima, secondo cui da una prima analisi la giovane non avrebbe subito violenze sessuali. Sarebbe dunque un debito di poche decine di euro ad aver scatenato la lite tra Michelle Causo e il suo assassino.
Domani la fiaccolata
Una fiaccolata e una manifestazione per ricordare Michelle Causo, la 17enne uccisa mercoledì scorso nell'appartamento di via Giuseppe Dusmet, a Roma. Alle 16 a Primavalle l’appuntamento lanciato dal fidanzato. Alle 19, è invece prevista la fiaccolata, a cui parteciperanno tra gli altri il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il governatore del Lazio, Francesco Rocca. Si partirà dalla scuola frequentata da Michelle, l'istituto Gasmann, con un minuto di silenzio poi in via Stefano Borgia, dove è stato ritrovato il corpo della 17enne, per arrivare a piazza Capecelatro. Promotore dell'iniziativa è proprio il preside del liceo Gassman. «La fiaccolata di domani è in memoria della mia alunna Michelle, lo scopo è di diffondere un messaggio di serenità, che proprio in questo territorio, a Primavalle, è importante - dice Vincenzo Lenzoni - Leggo messaggi non piacevoli ma se non partiamo dalla pace, questa società non la ricostruiamo» sottolinea. «Scopo della fiaccolata è anche quello di trasmettere la presenza della scuola nel territorio, anche per le famiglie meno abbienti, e per questo ho deciso di attivare anche un sostegno psicologico per i ragazzi, con la Asl. Spero - aggiunge il preside del Gassman - si possa ricominciare a ricostruire un mondo migliore per i giovani».
Per approfondire:
L’inchiesta – Sei colpi senza difesa: così è stata uccisa Michelle
Il commento – Quelle vite trattate come rifiuti da cassonetto
Il colloquio – La mamma: quel ragazzo non ha fatto tutto da solo
L’autopsia – Nessun segno di abuso sul corpo
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso