Napoli, clochard picchiato a morte da due persone. Al vaglio le telecamere della zona
Le telecamere di sorveglianza della zona hanno ripreso tutta la scena dell'omicidio e potrebbero aiutare i carabinieri a individuare gli autori dell'aggressione mortale. Si indaga anche su una baby gang della zona
Si chiamava Frederich l'uomo – un clochard - vittima di un pestaggio a Pomigliano D'Arco (Napoli). Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, sarebbe stato pestato in strada, forse da due giovani. Avrebbe camminato per qualche metro fino ad accasciarsi all'interno di una corte condominiale, luogo in cui è stato soccorso ancora in vita. Non è, quindi, stato picchiato mentre dormiva. L'uomo è morto al pronto soccorso, nell'ospedale di Nola. Al momento non sono note le motivazioni: i carabinieri stanno ricostruendo i momenti immediatamente antecedenti il suo pestaggio.
La salma è stata sequestrata per l'autopsia. I carabinieri della compagnia di Castello Di Cisterna indagano per ricostruire la dinamica e risalire ai responsabili. Le telecamere di sorveglianza della zona hanno ripreso tutta la scena dell'omicidio e potrebbero aiutare i carabinieri a individuare gli autori dell'aggressione mortale. Si indaga anche su una baby gang della zona.
Frederich era amato dai residenti della zona, che da stamani stanno lasciando fiori, qualche cero e biglietti sulla panchina antistante il supermercato dove chiedeva l'elemosina. «Sei libero da tutto - scrive un cittadino - vola felice con gli angeli». E davanti al supermercato, molti si fermano per raccontare di quanto fosse dolce e gentile con tutti. «Aveva il vizio di bere - racconta una donna - ma non faceva male a nessuno. Ricordava i nomi, e augurava a tutti una buona giornata, che gli dessero qualcosa o meno». Anche i dipendenti del supermercato conoscevano Frederich: «Stava sempre con noi - spiegano - mangiava qualcosa, ci chiamava amici, my friend, ci mancherà». Qualche residente racconta che l'uomo era solito augurare «buona scuola» ai bambini della zona che lo incrociavano. «Non è possibile arrivare a tanto - afferma una donna - come si può essere così cattivi. Picchiare senza un motivo una persona così gentile. Ci vergogniamo, che il Signore ci perdoni».
ll Comune di Pomigliano d'Arco (Napoli), si farà carico dei suoi funerali ha annunciato il sindaco Lello Russo, sottolineando che la città è sempre stata «accogliente e generosa verso tutti». «Ci sono ancora lati oscuri che aspettiamo di conoscere dalle indagini - ha detto Russo - sappiamo, da quello che dice la gente che lo conosceva, che era una brava persona, che viveva di elemosina e dormiva nel parco. L'amministrazione comunale, intanto, si farà carico dei funerali proprio per dare un segnale alla cittadinanza. Ma faccio il sindaco da tanti anni, e Pomigliano è una città accogliente e generosa, ha sempre risposto positivamente a quelle che erano le richieste delle persone più sfortunate».
Indignazione e rabbia sui social. «Era sempre gentile - ricordano su Facebook molti utenti - non faceva male a nessuno e ringraziava mille volte se gli portavano qualcosa. È uno schifo. A cosa siamo arrivati?». Intanto dall'opposizione arriva la richiesta, al sindaco Lello Russo, di un Consiglio comunale straordinario sul tema della sicurezza, e, al Prefetto di Napoli, della convocazione del comitato per l'ordine e la sicurezza. «In attesa di conferme ufficiali sulle dinamiche che hanno portato alla morte di una persona senza dimora - fanno sapere da “Per” - chiediamo sin da subito una sessione straordinaria del Consiglio comunale aperto ai cittadini sul tema della sicurezza. Intanto chiediamo all'amministrazione comunale di attivarsi per assicurare dignitosa cura della persona morta in circostanze di estrema gravità, con l'aiuto della comunità. Si valuti il lutto cittadino come segno e monito per tutti». Da Rinascita, invece, l'invito al Prefetto della convocazione del comitato per l'ordine e la sicurezza: «Pomigliano, negli ultimi mesi - hanno fatto sapere dal gruppo consiliare di minoranza - assiste ad una recrudescenza di rapine a mano armata, sparatorie in pieno giorno. In ultimo l'assassinio di Frederick. La situazione della sicurezza pubblica nella città è diventata grave e insostenibile. Servono subito efficienti misure per garantire la sicurezza dei cittadini».
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso