Milano, svolta nelle indagini sulla scomparsa di Giulia Tramontano: indagato il fidanzato per omicidio volontario aggravato. Nell’auto trovate tracce biologiche
Avrebbe ucciso la compagna e il figlio che portava in grembo: continuano le ricerche del corpo
È arrivata nel pomeriggio di mercoledì la svolta nelle indagini sulla scomparsa di Giulia Tramontano, la ventinovenne incinta di sette mesi residente a Senago di cui non si hanno più notizie dallo scorso sabato sera. Sono state delle tracce di sangue trovate nella Volkswagen T-Roc del fidanzato Alessandro Impagnatiello a far decidere i carabinieri e la Procura di Milano di indagare il trentenne per omicidio volontario aggravato, soppressione di cadavere e di interruzione di gravidanza non consensuale. Al giovane gli investigatori della Omicidi di via della Moscova, diretti dai colonnelli Antonio Coppola e Fabio Rufino, hanno notificato un’informazione di garanzia
Poco prima delle 21.20 nell’appartamento che la coppia condivideva in via Novella sono arrivati gli specialisti della sezione investigazioni scientifiche. Da un lato per recuperare un indumento di Giulia da utilizzare per le ricerche molecolari, dall’altro per iniziare i primi rilievi anche nell’area del garage sotterraneo. Il sopralluogo proseguirà anche per tutta la giornata di giovedì. Parallelamente continueranno le ricerche per trovare, a questo punto, il cadavere della ventinovenne.
Nelle ultime 48 ore il fascicolo di indagine è passato da non avere né ipotesi di reato né indagati, a quella di istigazione al suicidio a carico di ignoti fino a quella di omicidio con iscritto il fidanzato. Sono state alcune incongruenze nella denuncia sporta domenica ai carabinieri della stazione Senago. Come un indirizzo inesistente dove sarebbe andata, a suo dire, la fidanzata. Come emerso anche dai racconti dei parenti di Giulia sabato la ventinovenne quel sabato si è incontrata con l’altra fidanzata di Impagnatiello.
È stata quest’ultima, una collega americana del barman trentenne, a chiedere di vedersi. Entrambe le donne, prima di allora ignare l'una dell'altra, a quanto si è appreso, dallo scorso aprile avevano iniziato ad avere sospetti sul fatto che il trentenne conducesse un'altra relazione. Con la collega-amante Impagnatiello avrebbe più volte parlato male della fidanzata, dicendo, pare, anche che avesse problemi mentali e non solo, per screditarla in ogni modo.
Pubblicato su La Tribuna Di Treviso